mercoledì 26 marzo 2014

Oratorio S.G.Bosco - Atletico Massa. 2-0

RETI: 38’pt, 8’st Amenta
ATLETICO MASSA: Fiacchi 6-, Baglioni G. 6, Marchetti 6- (Antonelli sv), Gennari 5.5, Pazzaglia Fra. 5.5, Santorelli 6, Menestò 6.5, Gammaidoni F. 5 (Olimpieri sv), Taddei 6- (Gammaidoni D. sv), Firli 6-, Alcini 5.5 A Disp. Petrollini, Muriglio, Gregori All. Mocci

Seconda sconfitta consecutiva per i massetani che, dopo le Rocche Ferentillo cedono il passo anche al San Giovanni Bosco, una battuta d’arresto che purtroppo allontana in maniera prepotente l’Atletico Massa dall’ormai irraggiungibile Virtus Foligno e che ora deve fare i conti anche con le inseguitrici lontane solamente quattro punti.
Ancora una volta una prestazione discreta sia sul piano tattico che dal punto di vista dell’impegno, purtroppo i problemi arrivano quando bisogna buttarla dentro, fare gol sta diventando sempre più un’impresa ardua quasi quanto farsi dare un prestito dalla banca!
Dopo due o tre occasioni sciupate dai massetani ed una traversa di Menestò, oggi sicuramente il migliore in campo, i padroni di casa passano alla prima vera situazione pericolosa creata, un’indecisione tra Pazzaglia e Fiacchi favorisce l’inserimento di Amenta che mette in rete con un tocco di destro. Il secondo gol arriva ad inizio ripresa, è sempre Amenta a regalare il 2-0 alla sua squadra calciando dal limite una bella punizione. L’Atletico non demorde e ci prova fino al 95’, arrivano altre due occasioni, prima con Firli e poi Gennari ma, sotto porta, o si centra il portiere o si spedisce fuori. 
Al 35’ della ripresa, bello l’ingresso in campo di Giacomo Antonelli, il Cap di sempre, uno che non ha mai mollato e che dopo tre lunghissimi anni e quattro mesi lontano dai campi di gioco, è riuscito a regalarsi e a regalarci una grande emozione, quella speranza di rivederlo in una gara di campionato che, per chi ha vissuto l’Atletico fin dalla sua nascita, non è mai svanita. Grande capitano!
Tornando alle vicende un pochino più complesse, i vari Mourinho, Villas-Boas e Conte de noartri che si avvicendano (compreso il sottoscritto) ogni sabato sugli spalti, hanno incominciato ad esprimere le loro versioni, vari rimedi che vanno dalle pozioni magiche, agli amuleti, dal sale prima della partita, ai riti o incantesimi vari, tutto possibile anche se sinceramente nel cuor mio, credo che la vera e più plausibile soluzione sia solo nella testa dei giocatori.
Ora bisogna solo ritrovare un po’ di tranquillità e di serenità, riconquistare la fiducia personale, fiducia nel gruppo, nei compagni, tirare fuori quella determinazione e cattiveria (sportiva naturalmente) che ha caratterizzato il girone d’andata dell’Atletico Massa.
Chissà quante volte sarà capitato ad un appassionato di calcio di ascoltare il classico “non eravamo campioni prima, non siamo brocchi adesso”. E forse, mai come adesso, con le due sconfitte consecutive dei massetani, citare il paragone “campioni-brocchi” non è una scelta poi così superficiale e stereotipata.
Non erano campioni, Firli e compagni, nel girone di andata, quando hanno sostenuto un ritmo da Serie A, spazzato via avversari e chiuso con 29 punti al “giro di boa” e 35 gol fatti e 13 subiti, non sono brocchi ora, con 12 punti in 9 giornate. La verità come sempre sta nel mezzo!
Ma evitando di pensare, avvilirsi, giudicare, in maniera impulsiva come spesso siamo soliti fare, si può isolare quello che è l’unico, vero sentimento che si dovrebbe provare nei confronti dell’Atletico Massa e che voi giocatori dove tirar fuori: l’orgoglio.
Per noi l’orgoglio di essere rappresentati da una squadra che anche quest’anno lotta per le prime posizioni di classifica, sta per tagliare lo striscione di un traguardo come la partecipazione dei play-off che la deve vedere e la vedrà da grande protagonista, da parte vostra l'orgoglio di dimostrare quel senso di appartenenza alla maglia, a non mollare mai e a lottare fino alla fine . Tutti uniti si può, di questo noi ne siamo convinti e voi? Se la risposta è si, come tutti noi speriamo...portateci le prove. Forza ragazzi!!!

Se cadi, rialzati semplicemente e riprova, non accontentarti di restare lì a compatirti, dicendo che non puoi proseguire e che la vita è troppo difficile. Il tuo atteggiamento deve sempre essere fondato sull’assoluta certezza interiore che, una volta intrapreso il cammino, raggiungerai la meta, incurante degli ostacoli che potrai incontrare lungo il percorso.
Eileen Caddy

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