venerdì 23 gennaio 2015

Un Atletico dai due volti!

FEDERICO MOSCONI - ATLETICO MASSA: 1-0
FEDERICO MOSCONI: Mariani, Picchialepri, Frunza, Stella, Cavalloro, Sciulli A., Passeri, Chioccia, Neri, Sciulli L., Mari. A disp: Provenzani, Montefiore, Ragno, Serranti, Cioccolo, Delli Poggi, Spallaccia. All. Pelucchi
ATLETICO MASSA: Fiacchi, Marchetti, Santorelli, Gammaidoni, Fioretti, Scassini, Menestò, Gennari, Cardoni, Firli, Rossi. A disp: Petrollini, Gregori, Santini, Olimpieri, Mari, Ramadami, Basili. All. Mocci
Arbitro: Amadei di Terni
Reti: 15’ pt Passeri
Cade anche ad Orvieto l'Atletico Massa di mister Mocci che, nella terza giornata di ritorno, viene superato dalla Federico Mosconi per 1-0, una partita molto difficile quanto strana con i massetani che mostrano due volti modello "dottor Jakyell e Mr. Hyde"!
Bellissimo primo tempo dei massetani che sono sembrati molto più aggressivi e tonici dei padroni di casa, portandosi più volte davanti alla porta senza però trovare il guizzo vincente. Una Federico Mosconi comunque ben disposta in campo, molto compatta dietro e ben orchestrata da Chioccia che, seppur intimorita dal grande avvio dei massetani, riesce a trovare il vantaggio al 15' con un eurogol di Passeri. L'Atletico non si perde d'animo e continua con il suo gioco, la squadra sembra molto concentrata con la palla che riesce a viaggiare sempre a terra, sfruttando alla perfezione anche le corsie laterali. 
Nella ripresa cambia un po’ tutto il copione, l'Atletico non riesce più ad attaccare l'uomo alto, tutta la grinta del primo tempo sembra rimasta negli spogliatoi ed in molti rinunciano a rincorrere l'avversario. I massetani nel giro di quindici minuti sembrano smarriti, il bel gioco e l'atteggiamento battagliero della prima frazione di gioco smarrito completamente, un atteggiamento che manda su tutte le furie mister Mocci e lascia davvero increduli quanti da Massa Martana si erano mossi in quel di Orvieto.Ne consegue che la Federico Mosconi guadagna campo, riesce a ritrovare la giusta rabbia agonistica della grande squadra ed incomincia ad impensierire Fiacchi che anche oggi, seppur sconfitti, risulterà tra i migliori. 

Quello che viene fuori da questo turno è che l'Atletico Massa quando vuole c'è, quando la squadra entra in campo concentrata, rabbiosa e con la voglia di fare risultato, riesce a mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Al di la di alcune carenze tecniche e/o tattiche che ci sono ma che comunque figurano in quasi tutte le squadre, il vero problema dei massetani è soprattutto di mentalità, di come viene approcciata la gara; in molti sono ancora aggrappati alla scorsa stagione dove bastava poco per portare a casa il risultato e dove l'obiettivo da rincorrere era la promozione. Quest'anno invece lo scenario è completamente diverso, qua si lotta per la salvezza, ogni partita diventa una battaglia e se non ci metti l'anima per tutti i 90', se non ti sacrifichi per il compagno in difficoltà e se non entri in campo con il solo obiettivo di voler vincere la partita, allora tutto diventa più difficile se non impossibile. Poi possono arrivare anche le sconfitte ma quando sai di aver dato il 100% tutto diventa meno amaro.
La società, rimasta delusa dall'atteggiamento della squadra in questo ultimo periodo, crede comunque molto in questo gruppo consapevole delle buone qualità di tutta la rosa, quello che chiede è di restare tutti compatti, di tirare fuori gli attributi e crederci sempre fino all'ultimo minuto di ogni gara.
Le prossime due partite saranno di vitale importanza per il proseguo di campionato dei massetani e molto diranno su quale sarà davvero il destino di questo gruppo, un destino che in parte si può anche scegliere o almeno cercare di andargli incontro scendendo in campo con la mentalità vincente della grande squadra. 
L'atteggiamento, soprattutto nel calcio, è una piccola cosa che fa una grande differenza.

"Quando i "vorrei" diventano "voglio", quando i "dovrei" diventano "devo", quando i "prima o poi" diventano "adesso", allora e solo allora i desideri iniziano a trasformarsi in realtà!

Tony Robbins

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