Paolucci: Quando è in queste giornate, il resto del reparto potrebbe seguire la partita assieme ai tifosi o a bordo di un qualsiasi aereo da ricognizione. Dicono che la domenica si cali in clima-partita già all'ora di pranzo facendo cose strane, tipo trasformare l'acqua in vino. Vero o falso, la realtà è che oggi Paolucci è stato davvero l'uomo dei miracoli. Per fortuna che sugli spalti non c’era Lippi sennò per i prossimi mondiali: Buffon o Paolucci? CONVOCATO
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Picecchi: Marcuccini gli conferma la fiducia e lui non lo delude disputando una partita molto ordinata e attenta. Concentratissimo nel presidiare la sua zona, così concentrato che due ore dopo la partita impedisce a Franky di spegnere le luci del campo. Solo in un’occasione si avvicina all’area avversaria provando un tiro decisamente da dimenticare. Contasse lo stile come nella ginnastica verrebbe arrestato dai giudici di gara. SVIRGOLATO
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Taddei: Controlla abbastanza bene il suo uomo alternando cose buone a passaggi sciagurati, come il disimpegno da brivido che gli hanno fatto rischiare il linciaggio da parte del mister…e non solo! Le grandi discese sul fondo sono ancora un miraggio ma noi ci crediamo! FINCHE C’E’ VITA C’E’ SPERANZA
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Olimpieri: Padrone del centrocampo, offre garanzie tipo un dissuasore a spillo per piccioni. Come solito non si risparmia correndo su e giù per 90 minuti, magari con qualche randellata di troppo, ma certo è che, se non fosse per il fallo da rigore, sarebbe stata un’altra partita da incorniciare. OCCASIONE PERSA
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Picecchi: Marcuccini gli conferma la fiducia e lui non lo delude disputando una partita molto ordinata e attenta. Concentratissimo nel presidiare la sua zona, così concentrato che due ore dopo la partita impedisce a Franky di spegnere le luci del campo. Solo in un’occasione si avvicina all’area avversaria provando un tiro decisamente da dimenticare. Contasse lo stile come nella ginnastica verrebbe arrestato dai giudici di gara. SVIRGOLATO
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Taddei: Controlla abbastanza bene il suo uomo alternando cose buone a passaggi sciagurati, come il disimpegno da brivido che gli hanno fatto rischiare il linciaggio da parte del mister…e non solo! Le grandi discese sul fondo sono ancora un miraggio ma noi ci crediamo! FINCHE C’E’ VITA C’E’ SPERANZA
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Olimpieri: Padrone del centrocampo, offre garanzie tipo un dissuasore a spillo per piccioni. Come solito non si risparmia correndo su e giù per 90 minuti, magari con qualche randellata di troppo, ma certo è che, se non fosse per il fallo da rigore, sarebbe stata un’altra partita da incorniciare. OCCASIONE PERSA
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Santorelli P.: Lotta come un leone dirigendo la difesa in maniera ineccepibile. Spazza i palloni dall'area di rigore come nemmeno l'uragano Katrina con New Orleans. Con lui tutti si sentono più sicuri anche perché è sempre attento a recuperare qualche indecisione dei suoi compagni fino a quando però non è costretto ad uscire per infortunio. SFORTUNATO
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Santorelli D.: Non gioca male, ma forse la vicinanza di Taddei lo condiziona e anche lui si esibisce in un retropassaggio da film dell’orrore. Di testa non lascia scampo a nessuno, ma commette qualche disattenzione di troppo in copertura. Troppo, troppo timido. E' per tipi come lui che vorremmo votare tutti per la legalizzazione delle droghe leggere. Più timido di così e avrebbe affrontato gli avversari rifugiandosi sotto la gonna di una vecchietta. TIMOROSO
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Pecorari: Una vera sorpresa...come se nel clou della vostra festa di compleanno, una spogliarellista in bikini uscisse da una torta ma con un grosso bozzo in mezzo alle gambe. Diga insuperabile, viene schierato dal primo minuto, sfoggiando una prestazione e una condizione fisica straordinaria. Il centrocampo è suo e blocca tutto ciò che assomigli ad un pallone. FATEGLI L’ANTIDOPING
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Gennari V.: Non sta bene e si vede. E' esaltante come essere sul treno Milano-Lecce con un IPod riempito di 8600 mp3 della canzone "Tu si 'na cosa grande" di Anna Tatangelo. Abituati a vederlo “sminestrare” palloni su palloni, si nota subito che ha poca corsa e poco mordente. Di certo non si tira indietro ed ad un certo punto si ricorda di chiamarsi Gennari Valerio riuscendo a pennellare una deliziosa palla per Menestò. SOTTOTONO
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Valentini: Con una grinta così potrebbe presentarsi alla Mecca in un venerdì di preghiera con delle vignette su Maometto e domandare aggressivo: "Beh? Cosa avete da guardare?" Si danna l’anima come sempre, rincorrendo tutti i palloni manco fossero una bella donna. Cerca di rendersi pericoloso in più di un’occasione, ma oggi anche lui ha poca polvere ed il mirino spostato. DAL FABBRO
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Menestò: Con la sua vivacità rimane un pericolo costante per gli avversari che non lo prendono mai. Ultimamente quando lui ha la palla può succedere di tutto, anche di sbagliare gol che altre volte avrebbe fatto a testa in giù e bendato. Un consiglio: per la fiera di S.Martino gli consigliamo di andarsi a comprare un po’ di “mirite”! SPRECONE
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Nobili: Dalle prime partite di campionato è cresciuto molto, migliora col tempo e con altre tre partite così è pallone d’oro. In questa nuova posizione di centrocampista, oltre a dare tanta quantità riesce anche a dare qualità e gol. Ha il merito di portare in vantaggio l’Atletico ma con l’uscita di Santarelli P. è costretto a ritornare nelle retrovie. Come il caffè della pubblicità. QUALITA’ ORO
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Entrati nella ripresa
Baglioni: Entra al posto dello sfortunato Santorelli e si piazza sull’esterno di centrocampo. Fa con diligenza il suo dovere, proponendosi più volte lungo la fascia. Non potrebbe muovergli critiche neanche quella puttanissima della sorella di Zidane. GRINTOSO
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Marcuccini: Formazione quasi obbligata per le numerose assenze, ma il “Decio” riesce comunque a mettere in campo una super-squardra, capace di mettere davvero paura alla seconda forza del campionato. Anche se è arrivato un altro pareggio, dopo otto gare la sua squadra non ha mai perso e credo che vista la prova dei ragazzi c’è da essere solo soddisfatti! Come il tonno: INSUPERABILE
Santorelli P.: Lotta come un leone dirigendo la difesa in maniera ineccepibile. Spazza i palloni dall'area di rigore come nemmeno l'uragano Katrina con New Orleans. Con lui tutti si sentono più sicuri anche perché è sempre attento a recuperare qualche indecisione dei suoi compagni fino a quando però non è costretto ad uscire per infortunio. SFORTUNATO
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Santorelli D.: Non gioca male, ma forse la vicinanza di Taddei lo condiziona e anche lui si esibisce in un retropassaggio da film dell’orrore. Di testa non lascia scampo a nessuno, ma commette qualche disattenzione di troppo in copertura. Troppo, troppo timido. E' per tipi come lui che vorremmo votare tutti per la legalizzazione delle droghe leggere. Più timido di così e avrebbe affrontato gli avversari rifugiandosi sotto la gonna di una vecchietta. TIMOROSO
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Pecorari: Una vera sorpresa...come se nel clou della vostra festa di compleanno, una spogliarellista in bikini uscisse da una torta ma con un grosso bozzo in mezzo alle gambe. Diga insuperabile, viene schierato dal primo minuto, sfoggiando una prestazione e una condizione fisica straordinaria. Il centrocampo è suo e blocca tutto ciò che assomigli ad un pallone. FATEGLI L’ANTIDOPING
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Gennari V.: Non sta bene e si vede. E' esaltante come essere sul treno Milano-Lecce con un IPod riempito di 8600 mp3 della canzone "Tu si 'na cosa grande" di Anna Tatangelo. Abituati a vederlo “sminestrare” palloni su palloni, si nota subito che ha poca corsa e poco mordente. Di certo non si tira indietro ed ad un certo punto si ricorda di chiamarsi Gennari Valerio riuscendo a pennellare una deliziosa palla per Menestò. SOTTOTONO
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Valentini: Con una grinta così potrebbe presentarsi alla Mecca in un venerdì di preghiera con delle vignette su Maometto e domandare aggressivo: "Beh? Cosa avete da guardare?" Si danna l’anima come sempre, rincorrendo tutti i palloni manco fossero una bella donna. Cerca di rendersi pericoloso in più di un’occasione, ma oggi anche lui ha poca polvere ed il mirino spostato. DAL FABBRO
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Menestò: Con la sua vivacità rimane un pericolo costante per gli avversari che non lo prendono mai. Ultimamente quando lui ha la palla può succedere di tutto, anche di sbagliare gol che altre volte avrebbe fatto a testa in giù e bendato. Un consiglio: per la fiera di S.Martino gli consigliamo di andarsi a comprare un po’ di “mirite”! SPRECONE
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Nobili: Dalle prime partite di campionato è cresciuto molto, migliora col tempo e con altre tre partite così è pallone d’oro. In questa nuova posizione di centrocampista, oltre a dare tanta quantità riesce anche a dare qualità e gol. Ha il merito di portare in vantaggio l’Atletico ma con l’uscita di Santarelli P. è costretto a ritornare nelle retrovie. Come il caffè della pubblicità. QUALITA’ ORO
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Entrati nella ripresa
Baglioni: Entra al posto dello sfortunato Santorelli e si piazza sull’esterno di centrocampo. Fa con diligenza il suo dovere, proponendosi più volte lungo la fascia. Non potrebbe muovergli critiche neanche quella puttanissima della sorella di Zidane. GRINTOSO
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Marcuccini: Formazione quasi obbligata per le numerose assenze, ma il “Decio” riesce comunque a mettere in campo una super-squardra, capace di mettere davvero paura alla seconda forza del campionato. Anche se è arrivato un altro pareggio, dopo otto gare la sua squadra non ha mai perso e credo che vista la prova dei ragazzi c’è da essere solo soddisfatti! Come il tonno: INSUPERABILE
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